Da: "Ufficio Stampa M.Argentario" A: Oggetto: Riceviamo dal Gruppo "Gente dell'Argentario" Data: giovedì 9 marzo 2006 16.22 COMUNE DI MONTE ARGENTARIO Riceviamo dal Gruppo Consiliare "Gente dell'Argentario" e pubblichiamo : Interrogazione inviata al Sindaco il 12 febbraio 2006. Oggetto:delibera giunta comunale n. 20 del 01.02.2006. Chiarimenti I sottoscritti Mauro Schiano, Giuseppe Sordini e Piergiorgio Fanciulli consiglieri comunali appartenenti al gruppo “Gente dell’Argentario” : Premesso che la Giunta Comunale con delibera n. 20 del 01.02.2006 decide di dare il benestare alla liquidazione dell’intero compenso originario (circa €. 50.000) ad un professionista incaricato, dopo aver preso atto di aver cambiato idea sul proseguo dell’iter di approvazione della variante oggetto di incarico in seguito a quanto comunicato dal professionista stesso. Che da quanto riportato nell’atto deliberativo in oggetto, con deliberazione n. 205 del 06.08.2003 la Giunta incarica (?) un professionista della redazione di una variante al PRG per la realizzazione di un PIP per circa 50.000 euro. L’originaria convenzione di incarico prevedeva il pagamento del corrispettivo in 4 trance: 1 – quanto a €. 12.240,00 alla firma della convenzione 2 – quanto a €. 12.240,00 alla consegna degli elaborati 3 – quanto a €. 12.240,00 alla adozione della variante 4 – quanto a €. 12.240,00 alla approvazione definitiva della variante. Il Progettista doveva consegnare gli elaborati entro 4 mesi dalla firma della convenzione. Il Professionista consegna gli elaborati in data 20.04.2004 (otto mesi dalla data della delibera di incarico). La Giunta con delibera n. 139 del 11.05.2004 integra l’incarico di che trattasi con la richiesta di produrre una valutazione di incidenza, a fronte di un corrispettivo di ulteriori € 3.600,00, anch’essa consegnata. Che il professionista in data 30.09.2004 (dopo cinque mesi dalla consegna degli elaborati) fa presente all’Amministrazione che la stessa ha deciso di non procedere all’adozione della variante in quanto avrebbe deciso di inserire la progettazione del PIP all’interno del regolamento urbanistico, affidato a sua volta con delibera di giunta (?), chiedendo il pagamento delle rimanenti somme di cui ai punti 3 -4 della convenzione. Che la Giunta con la delibera in oggetto n. 20 del 01.02.2006, dopo 16 mesi dalla richiesta del professionista, prende atto che “…quanto fatto presente dall’…(professionista incaricato)… risponde alla reale volontà dell’ Amministrazione…” (!) e decide “ Di dichiarare formalmente la volontà dell’ Amministrazione Comunale di non procedere nell’ulteriore corso di approvazione della variante …”.(punto 1 del dispositivo); Che la Giunta decide altresì di “3) Dare benestare per quanto di competenza all’ufficio urbanistica per la liquidazione delle somme dovute al professionista …. Con esclusione della parcella di cui all’incarico .conferito con Delib. G.M. n. 139 dell’ 11.05.2004 alla quale il professionista espressamente rinuncia;” -richiamati gli articoli 42 e seguenti del citato dlgs267/2000; Interrogano la S.V per sapere: 1) Se corrisponde alla normale procedura che i professionisti incaricati dicano quale sia (o sarà) la volontà dell’Amministrazione in merito agli incarichi a loro affidati; 2) Come mai la Giunta integra in data 11.05.2004 un incarico sapendo che comunque si doveva procedere alla redazione del Regolamento Urbanistico (in tale data l’ incarico per il Quadro Conoscitivo risulta già assegnato). Del resto a distanza di 4 mesi il professionista comunica all’ Amministrazione che la stessa ha deciso di non procedere nell’iter della variante per il PIP. (affermazione confermata dalla Giunta 16 mesi dopo affermando all’interno della delibera 20/06 che ”quanto fatto presente dall ’…omississ… risponde alla reale volontà dell’Amministrazione.. “). 3) Se ritiene, questo modo di procedere corretto per una P.A. e soprattutto se è congruo liquidare oltre il 93% (Euro 48.960,00) di quanto impegnato (Euro 52.560,00) per un lavoro per il quale si dichiara “formalmente la volontà dell’Amministrazione di non procedere”. P.S.: La presente interrogazione a risposta orale al primo consiglio comunale utile viene rivolta, a mezzo del segretario comunale, ai sensi e per gli effetti del vigente regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale. ____________________________________________________________________________ _______________________________________________________ Interrogazione inviata al Sindaco il 23 febbraio 2006. Oggetto: Determinazioni n. 195 del 18.05.2005 e n. 60 del 03.02.2006 I sottoscritti Mauro Schiano, Giuseppe Sordini e Piergiorgio Fanciulli consiglieri comunali appartenenti al gruppo “Gente dell’Argentario”: Premesso che con Determinazione n. 195 del 18.05.2005 vengono affidati lavori di Somma Urgenza (art. 146 del D.P.R. 554/99) per la realizzazione di un accesso carrabile sito in Via del Molo in Porto S. Stefano (importo lavori Euro 24.840,00 compreso IVA); Premesso che con la determinazione n. 60 del 03.02.2006 vengono affidati lavori di Somma Urgenza (art. 146 del D.P.R. 554/99) per la riparazione di una condotta di fognatura nel Corso Umberto I di Porto S. Stefano (importo lavori di 36.120,00 compreso IVA); che le motivazioni addotte per tali affidamenti riguardano il fatto che il tratto di strada / la condotta di fognatura acque chiare …”si trova in uno stato di incuria che può costituire un potenziale pericolo per l’ incolumità e (…addirittura!) per l’igiene pubblica”; che l’articolo 191 c. 3 del TUEL testualmente recita: “ Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile (… l’incuria !!...), l’ordinazione fatta a terzi è regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque ...” Che l’Autorità dei LL.PP. (det. n. 30/2000) sebbene riferendosi a varianti in corso d’opera sottolinea che: “… qualora l’urgenza dei lavori sia tale da non consentire l’indugio degli incanti o della licitazione (…) e l’urgenza stessa non sia conseguente a comportamento colpevole dell’Amministrazione, legittimamente si può ricorrere alla procedura negoziata…” ciò premesso, ribadito che se una fognatura si guasta o un accesso non è idoneo e comporta pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica occorre intervenire tempestivamente e riparare il guasto, interrogano la S.V. per sapere: 1Con quale criterio viene impostata la programmazione degli investimenti se, ripetutamente sono evidenziati, da parte del competente settore LL.PP., “stati di 2 incuria” del patrimonio pubblico che comportano, addirittura, pericolo per l’igiene pubblica! 3 Come mai non viene chiesta ai competenti uffici una relazione sullo stato di conservazione del patrimonio e sugli interventi necessari affinchè lo stesso non versi poi in uno stato di incuria pericoloso “…per l ’incolumità e l’igiene pubblica….”; 4 Non le sembra che le motivazioni addotte nelle determinazioni 195/05 e 60/06 – “stato di incuria” – indichino mancanza di interventi programmati di manutenzione del patrimonio da parte dell’Amministrazione da Lei guidata e non giustifichino, a termini di legge, il ricorso a procedure di somma urgenza ? (mancanza della causa imprevista e imprevedibile posta alla base della procedura stessa); P:S. La presente interrogazione a risposta orale al primo consiglio comunale utile viene rivolta a mezzo del segretario comunale, ai sensi e per gli effetti del vigente regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.